I CONTROLLI SUL LATTE

Il latte è sottoposto a costanti e rigorosi controlli che vengono effettuati:

    • Nelle stalle. In base alle norme sanitarie vigenti gli allevamenti effettuano una serie di analisi secondo il loro piano di autocontrollo.
    • Nel laboratorio interno del Caseificio. Le aziende che operano nel settore alimentare sono tenute ad effettuare controlli lungo tutta la catena del proprio processo produttivo; la tipologia e la frequenza dei controlli sono riportati nel cosiddetto manuale dell’HACCP. Il caseificio è dotato di attrezzature e competenze per effettuare quotidianamente una serie di analisi sul latte prima dell’avvio di ogni produzione.
    • Dalle competenti autorità veterinarie. In virtù della legge della Regione Campania n. 3/2005 – Piano Monitoraggio Regionale i Veterinari della ASL Salerno U.V. di Capaccio effettuano dei campionamenti sul latte mediante ispezioni fatte senza preavviso. Gli esiti delle analisi sinora fatte nel corso degli ultimi anni non hanno mai evidenziato problemi. Inoltre durante i suddetti periodi i Veterinari prelevano anche della mozzarella sulla quale effettuano ulteriori controlli.
    • C/o laboratori esterni.  Sempre in linea con quanto previsto del manuale dell’HACCP vengono fatte fare una serie di analisi: sul latte, sulla mozzarella, sull’acqua utilizzata nonché sul liquido di governo.

In base a quanto su esposto si può concludere, senza timore di smentite, che la mozzarella di bufala campana è certamente uno dei prodotti delle eccellenze agroalimentari italiane più controllato in assoluto e questo a tutela della salute dei consumatori.

IL CRITERIO DI SELEZIONE DEGLI ALLEVAMENTI

Avere dei buoni ingredienti per preparare un succulento piatto è condizione necessaria, dopo necessita la bravura dello Chef. Per la mozzarella di bufala campana DOP il principio è analogo: per ottenerne di ottima qualità è necessario che il latte sia eccellente. Per questo motivo Pasquale DI MASI, dall’alto della sua esperienza cinquantennale, ha selezionato gli allevamenti dai quali approvvigiona il caseificio del latte in maniera tale garantire latte di ottima qualità.
Proviamo a spiegare cosa si intende per “latte di qualità”. Spesso i nostri clienti ci chiedono in che percentuale venga usato il latte di bufala per produrre la nostra mozzarella. Considerato che il nostro Caseificio produce Mozzarella di Bufala Campana D.O.P. la risposta è 100%. Tuttavia questo non è assolutamente l’unico aspetto che caratterizza la mozzarella DOP e, per fare “cultura” sull’argomento, si riporta un estratto dal DISCIPLINARE DI PRODUZIONE DELLA MOZZARELLA DI BUFALA CAMPANA DOP, in particolare per quanto riguarda il latte:
Art. 3

La “Mozzarella di Bufala Campana” è prodotta esclusivamente con latte di bufala intero fresco. La lavorazione prevede l’utilizzo di latte crudo, eventualmente termizzato o pastorizzato, proveniente da bufale allevate nella zona dell’art. 2 del Disciplinare (la provincia di Salerno rientra per intero nella suddetta zona) nel rispetto di aposite prescrizioni relative all’allevamento e al processo tecnologico, in quanto rispondenti allo standard produttivo seguente:
Gli allevamenti bufalini dai quali deriva il latte devono essere strutturati secondo gli usi locali con animali originari della zona di cui all’art. 2, di razza mediterranea italiana. I capi bufalini devono risultare iscritti ad apposita anagrafe già prevista per legge.
Il latte deve:
– Possedere titolo in grasso minimo del 7,2%;
– Possedere titolo proteico minimo del 4,2%;
– Essere consegnato al caseificio, opportunamente filtrato con mezzi tradizionale.
Essere trasformato in mozzarella di bufala campana DOP entro la 60° ora dalla prima mungitura.

Riepilogando: latte fresco di bufala al 100% con precisi valori di grassi e proteine. E fin qui niente di strabiliante: tutti i caseifici che marcano DOP si attengono a queste norme del disciplinare. La differenza sta proprio nel superare i limiti minimi di grasso e proteine perché è proprio con latte con elevato tenore di grasso e proteine che si ottiene una mozzarella di gusto superiore. E Pasquale Di Masi, come detto, va a scegliere con cura, secondo questa logica, gli allevamenti che divengono fornitori di latte per il suo caseificio.
Altra domanda che spesso i clienti ci fanno è quella che riguarda la capacità di produrre più mozzarella in primavera ed estate quando maggiore è la domanda del mercato. La risposta, anche qui, sta nel criterio di selezione degli allevamenti. Solo praticando la cosiddetta destagionalizzazione dei parti si riesce ad allineare la domanda con l’offerta. Questa pratica, che comporta la perdita di un ciclo di lattazione nell’arco di 5 anni, consiste nel far accoppiare le bufale in periodi predeterminati in modo tale da avere i parti nel periodo primavera – estate. Gli allevatori non troverebbero conveniente applicarla se non fosse per il fatto che i caseifici riconoscono un maggiorazione del prezzo di acquisto nel periodo primavera – estate. Produrre Mozzarella DOP significa pagare di più il latte per averne sempre di fresco: La Bufalat annovera tra gli allevamenti fornitori di latte solo quelli che praticano un’ accurata tecnica di destagionalizzazione. Gli allevamenti che conferiscono il latte al Caseificio La Bufalat sono ubicati nel comune stesso di Albanella o nei comuni immediatamente confinanti e parliamo, in questo caso, di zone dove i terreni e le falde acquifere sono incontaminati che si traduce in foraggi e mais di prima scelta e di acqua pura per l’alimentazione degli animali.