IL PRESENTE
Con la dipartita di Pasquale il “timone” dell’Azienda è passato nelle mani di Emmanuela. Dal 2017 ad oggi, grazie alle idee innovative e all’intraprendenza di Emmanuela, molte cose sono cambiate. Oltre all’attività di trasformazione del latte bufalino, per la produzione della rinomata “Mozzarella di Bufala Campana DOP”, si è dato vita all’attività di centro raccolta e di commercializzazione del latte bufalino. Questa attività consente da un lato di aumentare il livello di fatturato ma soprattutto di dare al caseificio la possibilità di soddisfare richieste di eventuali nuovi clienti grazie al fatto di disporre di latte a sufficienza senza dover aspettare i rinnovi contrattuali di latte. Quindi oltre ai clienti che acquistano le mozzarelle, la Bufalat da diversi anni annovera quali propri clienti altri caseifici che acquistano il latte.
Nell’ambito della produzione e della vendita delle mozzarelle si è avuto una crescita lineare e costante. Ne è conseguito che il numero delle Maestranze dirette è aumentato notevolmente e con esso anche quello delle Aziende dell’indotto, prime tra tutte quelle degli Allevamenti che conferiscono il latte alla Bufalat. La quantità di latte raccolto da quando Emmanuela è alla guida dell’Azienda è di fatto più che raddoppiato.
Emmanuela ha messo altresì in atto una serie di investimenti che sono stati fondamentali per aumentare la capacità produttiva ed al contempo per migliorare la qualità dei propri prodotti.
A riguardo si cita l’attivazione di un Laboratorio di analisi interno guidato dalla Responsabile Sistema Qualità. Inoltre i recenti progetti, che hanno richiesto “idee ed impegni economici”, sono:
1. Realizzazione di un nuovo caseificio, ubicato nel secondo capannone dell’Azienda all’interno del quale verranno prodotte Burrate e Stracciatella utilizzando latte di bufala e Burrate e Stracciatella utilizzando latte di mucca; inoltre è allo studio il progetto per produrre anche dell’ottima mozzarella “mista”, utilizzando una corretta miscela di latte di bufala e latte vaccino.
2. Realizzazione, all’interno del caseificio, di un’area “grigia” (dove avviene il confezionamento delle confezioni primarie) separata “da una parete” dall’area bianca, dove avviene la produzione, in linea con i requisiti richiesti dalle normative di certificazione IFS e BRC.
Parliamo quindi di progetti realizzati nei tempi e nei modi giusti in quanto la “Proprietà” ed il Team, che questa ultima ha saputo costruire intorno a se, hanno dimostrato di aver le carte in regola per la loro realizzazione.
I Fornitori da un lato ed i Clienti dall’altra si dichiarano da sempre soddisfatti e questo aspetto rappresenta un ottimo biglietto da visita circa il “corretto modo” di operare della Bufalat.
